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    MARTIN AMIS       Martin Amis     

Maestro del "dirty realism"               di Peter Patti

 

Da quando conosco Tremor of Intent di Anthony Burgess, vado dicendo in giro: "Dimenticate tutti i romanzi di spionaggio che avete consumato finora. Provate questo: è insuperabile!"
Allo stesso modo dico, a proposito di Night Train (Il treno della notte) di Amis: "Gettate via tutti i gialli che avete comprato negli ultimi decenni. Mettete da parte Robert Ludlum, Ken Follett e affini. Night Train è il giallo per eccellenza. Un libro che vi intrigherà, vi entusiasmerà, e non vi lascerà in pace neppure dopo che l'avrete finito".

Martin

Martin Amis è nato ad Oxford nel 1949. Ha studiato in Gran Bretagna, in Spagna e negli Stati Uniti (Princeton), laureandosi in Letteratura Inglese - appena ventunenne - all'Exeter College di Oxford. Dopo aver lavorato nelle redazioni del Times Literary Supplement e del New Statesment (1977-79), ricoprì la carica di "special writer" per l'Observer (fino al 1980). Oggi collabora, tra l'altro, con l'Indipendent On Sunday.

Esordì nel 1974 con il romanzo Rachel Papers, che gli portò molti riconoscimenti e da cui fu tratto un film. Seguirono i romanzi Dead Babies; Success; Other People: A Mystery Story (in italiano: Altra gente. Un racconto del mistero); Money; London Fields (Territori londinesi); Time's Arrow (La freccia del tempo); The Information (L'informazione); il sunnominato Night Train (Il treno della notte); Experience (Esperienza); Yellow Dog...
Altre sue pubblicazioni: tre raccolte di saggi (The Mornic Inferno, Visiting Mrs Nabokov e War Against Cliche), una silloge di racconti sull'olocausto atomico (Einstein's Monsters - Mostri di Einstein), uno studio su Stalin e sui suoi tirapiedi rimasti a piede libero (Koba the Dread) e un'altra raccolta di racconti in cui la cosidetta normalità appare completamente rovesciata (Cattive acque; in originale: Heavy Water and Other Stories).

Le stories che compongono Cattive acque furono scritte tra il 1975 e il 1996. La prima reca il titolo "Etero fiction" e quasi tutti i personaggi che vi incontriamo sono omosessuali, ma in una dimensione in cui l'omosessualità è la regola ed essere etero invece una vergogna. In un altro racconto - "Passaggi di carriera" - l'autore immagina un mondo in cui poeti e sceneggiatori cinematografici si scambiano i destini: gli insigni poeti vengono invitati a Hollywood da produttori cinematografici che li allettano con consistenti assegni, mentre per gli scrittori di copioni non rimane che cercare di piazzare i loro prodotti presso rivistucole dalla tiratura ridicola... Amis si diverte a capovolgere la realtà anche in "Lo stato dell'Inghilterra", dove il buttafuori di una discoteca ha scarse possibilità di iscrivere il proprio rampollo a una rinomata scuola cui, al contrario, hanno facile accesso i figli di emigrati pakistani e indiani (tutte persone raffinate e intelligenti).

Ma è nei romanzi che risaltano la bravura e l'intelligenza di Amis. Mi era già piaciuto il suo Territori londinesi, pregno com'è di un'atmosfera da fine del mondo imminente. (Secondo lo stesso Amis, Territori londinesi è "una specie di gioco postmoderno in cui il narratore trascrive quello che sta succedendo perché è incapace di inventarsi qualsiasi altra storia".) E La freccia del tempo mi aveva colpito dritto al cuore: quale profondo e doloroso esame dell'Olocausto! Ma anche quale coraggio il montare le sequenze al contrario, cioè dalla fine all'inizio! (E si tratta infatti di una lettura più che ostica.)

Money (1984), cinico ritratto del thatcherismo, del liberalcapitalismo yuppista degli anni Ottanta, del machismo, mi aveva fatto ridere e vergognare... vergognare, sì: perché quale uomo dei nostri tempi non si riconosce un po' in John Self, l'antieroe sbruffone (e convinto onanista) di quel romanzo?

I libri di Martin Amis pullulano di situazioni grottesche perché la vita stessa è grottesca. In questo, non si differenzia da tanti suoi connazionali colleghi di penna. Già i nomi dei protagonisti, delle località, di alberghi, navi, ecc. strizzano l'occhio al lettore con il loro significato non proprio recondito. (Il buono a nulla protagonista di Territori londinesi si chiama Keith Talent e un'attrice italo-americana che compare in Money è stata  battezzata Caduta Massi...)

In Money c'è un gustoso cameo: John Self, l'io-narrante, incontra lo stesso Amis, "lo scrittore". Assistiamo al confronto di due tipi completamente differenti. Già il solo fatto di vivere scrivendo pone l'Amis di Money (come quello della vita vera) agli antipodi di John Self, che è semi-illetterato e la cui vita si svolge su binari ben diversi. Self è un pornomane coinvolto in un sistema di corruttela a New York. La sua esistenza è dominata dall'idea fissa di far soldi, per meritarsi il rispetto degli altri e - ovviamente - per esercitare potere.

A ben vedere, il potere - in tutte le sue manifestazioni - è un leit motiv in Amis. La supremazia di un essere umano su un singolo o su una moltitidine, l'angoscia di chi occupa  una posizione di comando di poter un giorno perdere questo privilegio e, più in generale, l'essere succubi del potere (quello dei medici, dei ricchi viziati, del fisco, di una dittatura...).

Personalmente, mi sono definitivamente convinto della grandezza dello scrittore leggendo Il treno della notte. Altre prove del suo forte interesse per il genere criminalistico Amis junior (ricordiamo che è figlio di un altro Gigante della letteratura: Kingsley Amis) le aveva date in alcune delle short stories che lo avevano aiutato ad acquisire il titolo di Maestro del "dirty realism". Ma è con questo romanzo che Amis va a prendere posto nel Parnaso dei Grandi del Giallo.

Precedentemente si era già cimentato in questo genere (a modo suo, certo) con un'altra mystery novel: Altra gente.

Altra gente è un'opera inquietante. Vi si narra la storia di una giovane donna che, svegliatasi in un ospedale londinese, scopre di aver smarrito la memoria. Mary (questo il suo nome) comincia pian piano a "ricostruirsi" il passato. È un personaggio assai infantile nella sua assoluta ignoranza delle cose della vita. Insieme a lei, scopriamo pian piano che Mary possiede una doppia personalità: quando diventa "cattiva" si trasforma in Amy... Alla ricerca di se stessa, ma anche spinta dalla necessità di dover sopravvivere, nutrirsi, vestirsi, trovare un riparo, Mary/Amy inizia un'odissea piena di pericoli nell'infido sottomondo della capitale inglese. E il lettore si pone in viaggio insieme a lei, andando incontro al fatidico finale, in cui avverrà un brutale omicidio...

In ogni suo libro, Amis si cala - con il linguaggio e con la mente - nei panni degli underdogs. I suoi personaggi sono cittadini che vivono del supporto dell'Assistenza Sociale, delinquenti di piccolo calibro, mendicanti, donne vittime del vanesio maschile... insomma, l'intero zoo della miseria. La deboscia si alimenta con psicofarmaci, etilismo ("suicidio a rate"), programmi televisivi... E il tutto si svolge negli scenari corrispettivi: orfanatrofi, ospedali dei poveri, luride strade di suburbia... Ma lo scrittore non si sdegna di mettere a nudo anche la miseria morale dei cosiddetti ceti superiori. È il caso di Yellow Dog (2003), romanzo composto da 65 frammenti da cui emergono tre storie.

La trama, in breve:
Protagonista di Yellow Dog è Xan Meo, un tizio che, dopo essere stato duramente picchiato in un pub, soffre di turbe mentali che lo portano ad avere un'idea fissa: il sesso. Meo, divenuto un mercante del porno, viene coinvolto in una brutta storia che rotea attorno a Victoria, la figlia appena quindicenne di Enrico IX, Re d'Inghilterra. La principessina è finita in un giro di pedofilia che arriva a togliere alla monarchia anche l'ultimo residuo di credibilità... Yellow Dog ha causato un terremoto quasi ancor prima di essere dato alle stampe, tra l'altro perché attraverso le sue pagine Amis ha voluto rielaborare un fatto di cronaca che lo riguardò da vicino: il rinvenimento dei resti della cugina Lucy Partington (scomparsa nel 1973) nella cantina del serial killer pedofilo Frederick West. Amis comunque è abituato alle polemiche, agli scandali... Quando "emigrò" in America, lo fece non solo per fuggire dalle grinfie del fisco britannico - come gli hanno rimproverato a più riprese -, ma anche e soprattutto per sottrarsi il più possibile agli attacchi - spesso ingiustificati - nei suoi confronti.  

Yellow Dog ha fatto seguito a un lavoro su Stalin (Koba the Dread) e a Experience (Esperienza).

Esperienza

Experience si propone come autobiografia sui generis. Vi fa la sua apparizione Kingsley Amis, il quale, come quasi tutti i padri famosi, è una figura inconsapevolmente castrante. Nel libro Amis racconta del suo difficile rapporto con il genitore (morto nel 1995), nonché del divorzio dalla prima moglie Antonia Phillips e del matrimonio con la seconda, la bella ereditiera newyorkese Isabel Fonseca. Fa inoltre un accenno alla recente scoperta di un quinto figlio "segreto"... Ma tali argomenti erano già stati trattati a sufficienza (e ovviamente con molta superficialità) dal gossip cultural-mondano inglese. Due dei temi di discussione più frequenti tra i "colti" londinesi negli anni Novanta erano stati il "tradimento" da parte di Amis della sua agente letteraria Pat Kavanagh (moglie del suo grande amico scrittore Julian Barnes) a favore del mitico newyorkese Andrew "Lo Sciacallo" Wylie, che è riuscito a procurargli anticipi milionari mai visti prima; e la volontà di Amis di farsi innestare una dentatura "all’americana": 50 mila dollari per avere la bocca di una star di Hollywood, invece di quella ben più modesta dei medi scrittori londinesi.  Ecco perché, all'uscita di Yellow Dog, un critico ha intitolato la sua recensione "Martin Amis morde ancora". Quel "morde" si riferisce tanto al dog del romanzo quanto ai denti dello scrittore...

Il mio parere su Yellow Dog, Stalin the Dread (lavoro giornalistico di grande professionalità) ed Esperienza non può che essere positivo. Si nota che Amis ha ormai raggiunto la piena maturità. Purtroppo lo scrittore rimane quasi puntualmente tagliato fuori dai grandi premi letterari. Ancora c'è chi gli rimprovera di aver avuto un debutto fin troppo facile grazie al padre... 

Amis

Un altro libro di Amis che consiglio caldamente è L'informazione.

Ne L'informazione, due amici londinesi, entrambi scrittori, vengono spinti da un destino avverso a dichiararsi la guerra, divenendo l'uno il nemico acerrimo dell'altro. Richard Tull, che dei due è il solo ad avere talento, ha molta, troppa sfortuna: il successo non vuole arridergli, e per guadagnarsi il pane è costretto a recensire libri scadenti. L'altro, Gwyn Barry, scrive romanzi disimpegnati che diventano puntualmente dei bestseller. Al colmo della disperazione (e dell'invidia), Richard decide di intraprendere qualcosa, e...

Information è una satira pungente sul mondo dell'editoria, ma è anche il ritratto di due uomini nel mezzo del cammin di loro vita. Età difficile, perché è quella in cui si decide ogni cosa, e dunque l'età della resa dei conti.

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Per concludere, dico che Martin Amis si è aggiunto alla lista dei miei Preferiti fin dal primo contatto che instaurai con lui; ed è una lista in cui compaiono solo scrittori che non possono certo leggersi alla fermata dell'autobus: Norman Mailer, Saul Bellow, Anthony Burgess, Vladimir Nabokov, John Updike, Günter Grass, Salman Rushdie, Kazuo Ishiguro, Hanif Kureishi, Paul Auster, Philip Roth....

"Quello che mi interessa è il rapporto con il lettore" ha dichiarato Amis una volta. "Desidero che il lettore mi stia sempre accanto, che si perda in me..." Per riuscire nell'intento, ha imparato l'idioma del proletariato e persino quello dei brutti ceffi. Il linguaggio, i puzzles semantici sono una componente essenziale dei libri di Amis. Ma sono anche il coraggio delle sue idee e l'audace scelta dei temi che ci convincono a rimanergli vicini. 

PICCOLA BIBLIOGRAFIA DI MARTIN AMIS

La freccia del tempo, Mondadori, 1993
Territori londinesi, Mondadori, 1995
L'informazione, Einaudi 1996,
Il treno della notte, Einaudi, 1997
Mostri di Einstein, Mondadori, 1998
Altra gente. Un racconto del mistero, Einaudi, 1998
Money, Einaudi, 1999
Cattive acque, Einaudi, 2000
Esperienza, Einaudi, 2002

Leggi il racconto "Career Move"

 

Libri di Amis in italiano

 

 

 

Amazon.co.uk

Rachel Papers

 

Time's Arrow

 

Money

 

Heavy Water
and Other Stories

 

Koba the Dread

 

Experience

 

Yellow Dog

 

Yellow Dog


 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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